domenica 19 luglio 2020

e invero, piccoli cresciuti o grandi, giovani anziani o vecchi, al buio si è tutti uguali.
buona notte biondino.


Forse si muore oggi - senza morire.
Si spegne il fuoco al centro.
Sanguinano le bandiere. Generale è la resa.
Ciò che nasce ora crescerà in prigionia.
Reggete ancora porte invisibili dell'alleanza
bastioni di sereno. Puntellate il bene
che si sfalda in briciole in cartoni.
Il popolo è disperso. In seno ad ognuno cresce
il debole recinto della paura - la bestia spaventosa.
A chi chiedere aiuto? E' desolato deserto il panorama.
Si faccia avanti chi sa fare il pane.
Si faccia avanti chi sa crescere il grano.
Cominciamo da qui.

Poiché ogni sentimento particolare è solo vita parziale, e non la vita intera, la vita arde di espandersi nella diversità dei sentimenti, per ritrovarsi in questa somma della diversità... Nell’amore esiste ancora il separato, ma non più come separato, come unito; e il vivente incontra il vivente

La tenerezza trova misteri
dove gli altri vedono problemi

Che vogliono
mi chiamano al citofono
si organizzano
son li sul pianerottolo
a dire che non dormono
per via del mio sassofono
che suona un Evergreen.

Mi barrico
e' gente senza scrupoli


col megafono
mi urlano di arrendermi
"Consegnaci il sassofono
e vattene agli antipodi..."
e arrivederci Broadway.

Chi di notte coltiva
la passione del sax
sappia che i condomini non masticano il Jazz
chi rincorre in pigiama
ideali a go-go
vedrà che rebelot.

Chi si prende la briga
di esibirsi alle tre
vedrà che vita è.
Mi sfrattano
e io per quieto vivere
cambio genere
mi esercito al triangolo


insieme a un tale eccentrico
che sa imitare il trapano
vi scriverò da Broadway.

Chi di notte coltiva
la passione del sax
badi che i condomini
non dormano di già
chi rincorre in pigiama
le chimere del Jazz
vedrà che vita è.


esiste nelle più estreme e lucenti terre del Sud, un ministero nascosto per la difesa della natura dalla ragione; un genio materno, d'illimitata potenza, alla cui cura gelosa e perpetua è affidato il sonno in cui dormono quelle popolazioni. Se solo un attimo quella difesa si allentasse, se le voci dolci e fredde della ragione umana potessero penetrare quella natura, essa ne rimarrebbe fulminata.

esercizio: trattare la felicità come
un organo qualsiasi. Dire tre volte
trentatrè respirare a bocca aperta.
Se fa molto male farsi massaggiare.
Se si infetta d’infelicità disinfettare.
Camminare senza fretta. Riposare.

Comunque sono contento.
Vado in macchina con mio fratello,
beviamo una pinta di Old Crow
non abbiamo in mente nessuna meta,
andiamo e basta.
Chiudessi gli occhi per un minuto
ecco, sarei perduto, ma
potrei stendermi e dormire per sempre
sul ciglio della strada.
Mio fratello mi dà di gomito.
Tra un minuto, chissà, accadrà qualcosa

mercoledì 1 luglio 2020

Tu andrai in fondo a questo viale
che emergerà oltre l’adolescenza,
poi ti volterai verso il fiore della solitudine.
A due passi dal fiore, ti fermerai
ai piedi della fontana da dove sgorgano i miti della terra…
Tu vedrai un bambino arrampicato in cima a un pino sottile,
desideroso di rapire la covata del nido della luce
e gli domanderai: dov’è la dimora dell’Amico?

Nell’ora che il corpo sarà terra, la terra sabbia
e polvere la sabbia, nell’ora in cui
ogni cosa sarà polvere, perché temere?
Finiremo così, naturalmente,
come un fiore di campo,
come un fiore che dice:
“È già tempo di neve, amico mio,
e le stagioni prossime a finire”.
Siamo reti sospese
sull’abisso.