A volte si chiedeva cosa fosse esattamente la volontà, e se dentro di lui non stesse agendo una scelta che, nell'attimo stesso in cui era stata seguita, dirigeva le fila della sua vita fino a renderlo un altro individuo. Si chiedeva, cioè, se la scelta compiuta non lo avesse condotto verso un unico mondo possibile, in confronto al quale tutti gli altri mondi, quelli che aveva sognato e quelli che lo avevano atterrito, scomparivano come nuvole spazzate dal vento. Come fantasmi senza forza.
Quando aveva pensato a cosa sarebbe stata la sua vita, a quale forma si sarebbe piegata ad avere, se mai ne avesse avuta una, aveva sentito qualcosa ribellarsi dentro sé, come per una insopportabile imposizione. Allora aveva avuto un solo desiderio: conservare più a lungo possibile, forse per sempre, la libertà di non avere nessuna forma.