Il mistero della vita dei padri è nella loro esistenza. Ci sono delle cose - anche le più astratte e spirituali - che si vivono solo attraverso il corpo. Vissute attraverso un altro corpo non sono più le stesse.
Ciò che è stato vissuto dal corpo dei padri, non può più essere vissuto dal nostro. Noi cerchiamo di ricostruirlo, di immaginarlo e di interpretarlo: cioè ne scriviamo la storia. Ma ciò che c'è di più importante in essa ci sfugge irreparabilmente.
Così, per le stesse ragioni, non possiamo vivere corporalmente i problemi dei ragazzi; il nostro corpo è diverso dal loro, e la realtà vissuta dai loro corpi ci è negata. La ricostruiamo, la immaginiamo, la interpretiamo, ma non la viviamo.
C'è quindi un mistero anche nella vita dei figli: e c'è di conseguenza una continuità nel mistero (un corpo che vive la realtà): continuità che si interrompe con noi.