se ci inoltriamo più indietro ancora per scoprire la vita sorgiva da cui è scaturita l'onda che sempre ci avvolge naufraghiamo nel buio dell'irrappresentabile.
non ci giova aver abbandonato il sussulto evanescente di ciò che vive ora,
se invece voltiamo le spalle al passato e sezioniamo ciò che ci sta di fronte per cogliere la vita mentre fluisce in noi
allora ogni volto forma corposità colore figura della vita che ci circonda sembra ovunque scomporsi in frammenti di passato.
la concretezza del mondo presente è un astrazione mascherata lungamente elaborata prima di noi e da noi
ogni fremito è una menzogna
ogni immagine un miraggio
il modello dell'integrità.
l'uomo moderno è spezzato, frammentario
ciò che la collettività si attende dall'individuo e presuppone in lui
è sempre diverso da quello che egli scopre in se stesso come autentico
sorgivo
e c'è qualcosa di più che una formica che vuol lasciare dietro di se una traccia durevole tra le apparenze
il suo strascico di cometa o di lumaca viene frantumato dal mondo umano non dalla sua ostilità ma semplicemente dalla sua estraneità
dalle sue regole dai suoi comportamenti dalle sue consuetudini.
nella collettivià l'espressione dell'individuo non riecheggia.